Traduttore

venerdì 9 gennaio 2015

E per finire...



Non mi si era mai presentata l'occasione di analizzare così da vicino ed in tutti i suoi aspetti una cosa cosi banale come un polpo.
Non va confuso con il polipo, il quale appartiene ad un'altra specie, è un mollusco d'acqua salata e le sue dimensioni possono variare a tal punto da averlo reso soggetto di miti e leggende, come ad esempio quella del Kraken, narranti di enormi polpi che seminavano il terrore nei mari.
Col passare degli anni ha acquisito anche una connotazione buffa e goffa data la sua forma, ma anche affettuosa per la sua possibilità di "donare grandi abbracci" con tutti i suoi tentacoli appiccicosi!


 La sua consistenza callosa e il suo sapore delicato hanno reso il polpo anche una prelibatezza in cucina, nutriente, ottimo sia freddo in insalate o come antipasto, sia caldo all'interno di ricette più elaborate, ed è proprio da qui che sono nati anche alcuni proverbi che lo vedono protagonista.
Sembra un essere molto banale, ma il polpo è stato sempre soggetto di opere d'arte, simbolo dei mari, protagonista di miti e storie, oggi anche cartoni animati, fumetti, persino una trasmissione calcistica che ne vedeva uno in particolare, Paul, in grado di indovinare la squadra vincente.
Vi sono anche peluche, illustrazioni e buffi giochi per bambini.
Il polpo è, inoltre, tradizione nei paesi orientali, prelibatezza in quelli occidentali, anche se non a tutti piace a causa della sua consistenza.



Il polpo e le discipline

ARALDICA

Stemma e Blasone della famiglia Polpo

ARTE



BIOLOGIA

polpo-19

CHIMICA

Tentacoli del polpo si respingono è una sostanza chimica il segreto

CINEMA

cinema, film, Madagascar, pinguini, Sicilia, Cultura

ERGONOMIA


FANTASCIENZA



FISICA



FOTOGRAFIA



LETTERATURA



MATEMATICA



MEDICINA

Polyp.jpeg

MITOLOGIA



MUSICA

The Science of Breath, Polmo Polpo

RELIGIONE



SPORT



DESIGN



Abecedario del polpo

A come Acqua

B come Becco

C come Cefalopode

D come Dorato

E come Enteroctopus

F come Fantastico

G come Gigante

H come Handelsblatt

I come Inchiostro

K come Kraken

L come Lentezza

M come Marino

N come Nascondiglio

O come Oberhausen

P come Pacifico

R come Ristorante

S come Sushi

T come Tentacoli

U come Usanza

V come Ventose

W come Weymouth

Z come Zapatero

giovedì 8 gennaio 2015

Analisi sensoriale


Il polpo come già detto precedentemente, alla vista può sembrare subito buffo, a volte disgustoso, altre curioso. Presenta una grossa calotta nella quale nasconde testa e corpo, ed otto tentacoli provvisti di ventose. Già guardandolo si riesce anche a fare una previsione su quale possa essere la sua consistenza e la sua superficie in quanto è lucido e brillante. Al tatto infatti, il polpo e viscido, umido e liscio, come quasi tutti gli esseri marini.
L'olfatto può confonderlo con tutti gli altri pesci, l'odore che emana è infatti quello tipico di questi animali, più forte se non è fresco.
Il gusto è uno dei sensi più utilizzati quando si ha a che fare con un polpo, specie se ben cucinato. Il suo gusto delicato e facilmente accoppiabile con altri cibi lo rende un alimento molto ricercato.
Infine l'udito ci permette di distinguere l'animale forse solo quando è vivo e si trova nel suo habitat naturale, facendoci percepire l'acqua ed alcuni dei suoi movimenti.


Il setaccio è un oggetto particolare in quanto si possono percepire le sue caratteristiche con tutti e 5 i sensi, più se si tratta di un setaccio da grano o da farina simile a quelli antichi.
Con la vista possiamo subito riconoscerne la forma, il colore e la struttura con due o più piatti uno sull'altro, tappati dalla graticola in ferro.
Con l'olfatto possiamo sentire il suo odore asciutto e naturale, spesso nascosto da quello della farina rimasta tra i fori della grata. Con il tatto si sente il legno, il metallo e si può tastare prima e dopo il prodotto che viene setacciato per capire lo spessore dei fori della grata.
Con l'udito si percepisce il fruscio della farina mentre la si passa a setaccio e con il gusto si potrà solo in un secondo momento giovare del risultato del suo lavoro.